La Intelvi Bike ha visto alla partenza diversi atleti di “caratura” con molti di loro a “giocarsi” il podio di categoria del circuito Coppa Lombardia MTB di cui la gara era ultima prova, percorso spettacolare ed in condizioni ideali per divertirsi faticando, purtroppo non tutto è andato liscio: quest’anno partenza ed arrivo coincidevano (non così gli anni passati) ed erano perfettamente allestiti nella piazza del paese con tutto l’indispensabile, compreso lo strappo in forte pendenza per la “volata finale” di chi arrivava in compagnia; docce, lavaggio bici, pasta party e premiazioni nell’accogliente centro sportivo dove fino all’anno scorso era posto anche l’arrivo. Il primo problema si è verificato ancor prima della partenza con la “scoperta” la mattina stessa (per gli organizzatori) che nei primi 4 chilometri di gara la prefettura aveva autorizzato anche una manifestazione di auto storiche con relativo cronometraggio, problema ottimamente gestito dall’organizzazione, in accordo con i giudici, facendo fare a tutti i concorrenti i primi 5 km dietro macchina per sicurezza, (comunque a velocità sostenuta favorendo il “miglior riscaldamento possibile”) per poi dare il via ufficiale appunto dopo circa 5 km… il vero problema, però, si è verificato in gara o meglio nel post gara: sull’ultima discesa un gruppetto di “intelligenti a Cavallo” ha rotto delle bindelle subito dopo il passaggio dei primissimi in un tratto in cui doveva essere fatto un piccolo anello che riportava più o meno nello stesso punto, morale il gruppetto di “inseguitori” (6^ posizione?) senza alcuna colpa ha tagliato e si è ritrovato in terza posizione( + o -), raggiunti da chi avevano “saltato” hanno ceduto la posizione ma uno di loro non ha resistito ed ha fatto comunque la volata all’arrivo, guadagnando posizioni e causando la protesta ufficiale del biker che aveva perso una posizione (a dire il vero più della mamma che sua…) e qui i giudici non hanno saputo, a nostro avviso, gestire la situazione irritando gli organizzatori (colpevoli, secondo loro, del problema in partenza, di non aver preparato un locale specifico per loro e di non aver segnato adeguatamente il percorso) e minacciando di squalifica (fino ad un mese) i “concorrenti di testa” che avevano inconsapevolmente accorciato il percorso (“convinti” così al ritiro), pur perfettamente consci che dopo di loro avevano involontariamente tagliato tantissimi altri concorrenti… non era il campionato italiano ne una gara di particolare importanza e/o interesse federale, dialogando con gli organizzatori della gara (che, per onestà, avrebbero dovuto gestire meglio un punto così delicato) e con gli organizzatori del circuito avrebbero trovato una soluzione più corretta (perché squalificare solo i primi? Non sarebbe bastato retrocedere di tre posizioni il concorrente che ha scorrettamente fatto la volata?). L’approccio arrogante con gli organizzatori (già con nervi tesi per le problematiche evidenziate) e con gli atleti ha portato a scontentare tutti e questo in una situazione in cui tutto era ben definito e senza astio tra i concorrenti, consapevoli della casualità di quanto accaduto.
Dopo questo “pippone” due righe anche per noi che ancora una volta abbiamo conquistato il podio Team giungendo secondi alle spalle dell’MTB Lissone con gli amici dell’MTB San Martino a farci compagnia sul terzo gradino, grande prova dei nostri due “missili” Federico (Bianco) e Davide (Vezzoli) giunti 4° e 6° di categoria a meno di un minuto uno dall’altro, buona prova di Massimo (Morello) 4° di categoria mentre è stata sfortunata quella di Angelo (Riccardi) giunto comunque al traguardo dopo una foratura che lo ha costretto a due fast e soste per gonfiaggio, grandissimo, come sempre, Gabriele (Giambelli) al traguardo soddisfatto con un buon tempo e diversi avversari alle spalle…
Per chi ci sarà ci vediamo alla Gravel non competitiva (anche MTB) “Varese Vanvlaanderen” domenica 15 giugno.
In coda Classifica Campionato Team aggiornata.












